“In generale, quando si passeggia per la maggior parte delle periferie delle città del sud Italia si può osservare che sono affette da una sorta di “autismo urbanistico”; è come se ogni casa avesse detto addio a tutti gli altri. Questa riflessione ci porta ad un modello antico in cui c’erano solo pochi palazzi ed un grumo di casupole e pagliai, ma il tutto faceva un paese che aveva una sua identità, un suo sapore, perché le persone prima che abitare una casa abitavano il luogo.”
(cit. Franco Arminio)
Casa Barletta è un progetto “sperimentale” all’interno di un recente piano di lottizzazione alla periferia del comune di Oria. L’intenzione dei progettisti è quello di realizzare una casa che infranga la cortina rigida delle recinzioni e dei cancelli per aprirsi al quartiere, alla ricerca di un dialogo che stabilisca una nuova relazione tra spazio pubblico e privato e, se possibile, contribuire a generare modelli di bellezza attraverso una membrana permeabile costituita da giardini privati aperti verso la scena urbana.
Questa casa-paesaggio propone un modello che possa essere reiterato per ridisegnare le piccole periferie, che possa mettere in relazione le abitazioni attraverso il tema del verde e costituire tutte insieme una nuova idea di città condivisa, un luogo di tutti, da abitare, in cui passeggiare e vivere senza la paura della reciproca esistenza. Casa Barletta, non ha dunque un cancello verso il fronte strada, ma accoglie chiunque passi davanti invitandolo ad osservare i muretti a secco, le scalinate bianche in pietra di Trani, i rigogliosi cespugli di salvie, gaure, santoline, rosmarini, mirti, lantane, lavande, russelie, festuche, penisetum, perovskia, melograni e limoni. Due semplici e solidi volumi si ergono al culmine del giardino, bianchi e silenziosi accolgono gli spazi della casa: quello più alto contiene il soggiorno e la cucina, ed è caratterizzato da due volte tronco-coniche asimmetriche. Queste moderne volte terminano con dei lucernari apribili che generano dei camini di ventilazione garantendo un efficace raffrescamento e ricambio d’aria naturale. Il volume della zona giorno si lascia attraversare da due ampie vetrate che si aprono verso il giardino. L’altro volume più basso e slittato in avanti accoglie le funzioni della zona notte, tre ampie camere da letto ed i servizi. Le bucature in questo caso sono più intime e raccolte.
La casa è caratterizzata da un intonaco bianchissimo ed è adagiata su una pavimentazione esterna in pietra di Trani, la pietra Pugliese per eccellenza. Il giardino disegnato “a terrazzi” ricalca lo stile dei giardini autoctoni ed è realizzato in pietra locale a secco. All’interno un caldo pavimento in parquet ad olio e un design semplice rende la casa comoda ed accogliente.